Passeggiata alla Rocca di Garda e al santuario dei Camaldolesi

Il cammino prende il via da un tratto lungolago sulla costa di Bardolino caratterizzato da un susseguirsi di canneti, sempre più rari sul lago di Garda, eppure così importanti per il suo ecosistema: tra queste fronde, infatti, fanno il nido cigni, germani, folaghe e svassi.

Giunti all’ingresso di Garda, percorreremo una scalinata costruita su legni incastonati lungo il pendio della rocca, fino ad un’antica mulattiera appoggiata su rocce segnate dal tempo.

Sulla sommità della rocca, attraverseremo un ampio terreno pianeggiante: qui lo sguardo si apre su una splendida veduta del lago, Punta San Vigilio, la Rocca di Manerba e la penisola di Sirmione. Passeggeremo tra edere, roverelle e felci fino a scorgere i resti delle mura dell’antica fortezza Longobarda.

L’escursione proseguirà lungo una strada sterrata, fiancheggiata da alte mura e cipressi, fino all’ingresso dell’eremo di San Giorgio, dell’ordine dei Camaldolesi. Questi monaci di clausura vivono ancora oggi del commercio dei prodotti che coltivano e producono nelle terre che circondano l’eremo: liquori, olio, oli essenziali, creme, caramelle, saponi e marmellate.

Hanno anche una piccola bottega adibita alla vendita dei loro prodotti (aperta solo poche ore al giorno). L’antica chiesa è l’unica parte dell’eremo accessibile al pubblico, le altre aree sono riservate alla clausura.

Riprenderemo il cammino lungo una strada sterrata facilmente percorribile che scende attraverso i vigneti. Raggiungeremo così una strada secondaria che offre magnifici scorci sulle colline veronesi e che ci ricondurrà a Garda ricollegandoci al tratto di costa percorso all’andata.

Si raccomandano zaino, acqua, scarpe da trekking, antipioggia, snack e pranzo al sacco; cappello e crema solare durante la stagione calda.

Si tratta di un’escursione di media difficoltà, rivolta a persone che hanno già effettuato percorsi di trekking: 650 metri di dislivello positivo distribuiti lungo un cammino di 10 km.